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Guardia sempre alta contro il razzismo - Gianni Infantino

Comitato Esecutivo

Il Comitato Esecutivo UEFA ha chiesto l'applicazione di sanzioni severe per punire comportamenti razzisti durante le partite - e il Segretario Generale UEFA Gianni Infantino ha confermato che non si può mai "abbassare la guardia".

Gianni Infantino ha parlato con i media a Torino
Gianni Infantino ha parlato con i media a Torino ©Getty Images

“No al razzismo” è il messaggio chiaro che la UEFA ha voluto ribadire sulla scia dei recenti episodi accaduti nei campionati europei. Sia il Comitato Esecutivo UEFA che il Consiglio Strategico Calcio Professionistico UEFA (PFSC) - comprendente rappresentati della UEFA, dei club, delle leghe e dei calciatori – hanno sollecitato l'adozione di provvedimenti severi in presenza di episodi di razzismo durante le partite.

I due organi hanno invocato sanzioni pesanti a sostegno della risoluzione anti razzismo approvata all'unanimità dai membri delle federazioni UEFA in occasione del Congresso Ordinario UEFA svoltosi a Londra lo scorso anno. Il segretario generale della UEFA Gianni Infantino, intervenendo al termine della riunione del Comitato Esecutivo martedì a Torino, ha dichiarato che non vi saranno cedimenti nella lotta per estirpare razzismo, discriminazione e intolleranza dal calcio.

“A seguito degli episodi verificatisi di recente, il Comitato Esecutivo e il Consiglio Strategico hanno avvertito la necessità di esortare tutti, una volta di più, a non lasciare impuniti comportamenti razzisti – ha dichiarato Infantino a UEFA.com al termine della riunione -. E' importante essere sempre forti in questa lotta”. La UEFA ha introdotto inoltre misure più severe nel proprio regolamento disciplinare, tra cui la chiusura parziale e totale degli stadi oltre a pesanti sanzioni pecuniarie.

“La lotta contro il razzismo è un processo avviato diverso tempo fa, e che il presidente della UEFA, il Comitato Esecutivo UEFA e il Congresso hanno sposato facendo valere il proprio peso. Abbiamo ricevuto il pieno sostegno di calciatori, allenatori, presidenti e arbitri. Tutti lo sostengono con vigore”.

“E' un tema sul quale non possiamo mai abbassare la guardia o smettere di lottare – ha spiegato Infantino -. E' un messaggio che dobbiamo continuare a trasmettere. E in questo momento della della stagione abbiamo sentito il dovere di rinnovarlo”.

Sempre martedì la UEFA ha comunicato che la cerimonia per annunciare i paesi ospitanti delle partite di UEFA EURO 2010 si terrà presso l'Espace Hippomène a Ginevra il 19 settembre, e che la procedura di voto per selezionare i paesi ospitanti è stata confermata.

Diciannove candidature sono state presentate da 19 paesi entro la scadenza del 25 aprile, e il processo di valutazione è iniziato, fino alla designazione finale di 13 sedi che ospiteranno “EURO for Europe” tra sei anni. “La procedura di voto è molto sofisticata per assicurare che le partite di [UEFA] EURO 2020 saranno giocate in tutta l'Europa,” ha detto Infantino. “Siamo molto felici di avere avuto 19 candidati - ha analizzato il Segretario Generale UEFA -. Se si osserva il territorio, si può notare come coprano davvero l'intera Europa". 

“Avere questa candidate qualificate in questa fase della procedura provenienti da 19 paesi significa che in Europa, possiamo avere - come ci auguravamo - un Campionato Europeo in 13 paesi di tutto il continente. E' una bella immagine del calcio europeo. Siamo molto felici di come la procedura sia proseguita finora". 

Il Comitato Esecutivo a Torino ha dato la sua approvazione per la struttura di questo ambizioso progetto di una nuova "fondazione UEFA” annunciata dal Presidente UEFA Michel Platini in occasione del recente Congresso Ordinario UEFA a Astana in Kazakistan. La fondazione offrirà supporto, nelle aree legate alla salute, l'educazione, l'accesso allo sport, lo sviluppo personale, l'integrazione dei minori e difesa dei diritti dei bambini.  

“La UEFA ha deciso, per festeggiare quest'anno il suo 60esimo anniversario, di istituire una fondazione UEFA per la beneficienza; l'obiettivo sarà quello di aiutare i bambini bisognosi - ha detto il signor Infantino -. La fondazione è un'entità separata rispetto alla UEFA: i dettagli saranno elaborati nei mesi a venire".

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