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Michel Platini orgoglioso degli sforzi UEFA

Presidente

Il Presidente della UEFA saluta una stagione appena terminata all'insegna di un calcio spettacolare ma anche dell'azione incisiva dell'organo di governo in materia di Fair Play finanziario e lotta alle gare truccate e alla discriminazione.

Il Presidente UEFA Michel Platini
Il Presidente UEFA Michel Platini ©UEFA.com

UEFA.com: E' appena calato il sipario su un'altra stagione. Guardando indietro agli ultimi dieci mesi, quali sono stati i momenti più significativi?

Michel Platini: Si è visto un calcio spettacolare a tratti e sono sicuro che gli appassionati sparsi per il mondo siano soddisfatti. Basta dare un'occhiata alle finali delle nostre competizioni per club e alle emozioni che hanno regalato: la UEFA Champions League, la UEFA Europa League e la UEFA Women's Champions League! Fuori dal campo, abbiamo affrontato molte sfide per contribuire alla crescita del nostro sport, e sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto.

UEFA.com: Una di queste sfide è stata l'applicazione delle regole del Fair Play finanziario. Come valuta le decisioni prese dall'Organo di Controllo Finanziario dei Club (CFCB)?

Michel Platini: E' stato un processo indipendente nel quale non ho mai interferito né sono intervenuto. Ho seguito i lavori del CFCB, e sono soddisfatto dell'esito. Complessivamente, su 237 club esaminati, soltanto nove non hanno rispettato le regole del Fair Play Finanziario. I suddetti club hanno accettato le misure applicate e sottoscritto accordi di conciliazione. Il fatto che nessun club abbia fatto appello contro tali decisioni testimonia chiaramente come fossero eque. Il nostro obiettivo non è mai stato quello di espellere dei club dalle nostre competizioni, ma di aiutarli a migliorare la loro capacità di competere ai massimi livelli in un modo finanziariamente sostenibile.

UEFA.com: Cosa dice a chi critica il Fair Play Finanziario? Qualcuno ha detto che è negativo per il calcio...

Michel Platini: Ho suggerito l'introduzione del Fair Play Finanziario dopo che molti presidenti di club europei mi avevano chiesto di fare qualcosa per tenere sotto controllo le incredibili cifre di denaro che erano costretti a investire per essere competitivi. La situazione stava chiaramente degenerando e per questo abbiamo istituito l'Organo di Controllo Finanziario dei Club e introdotto le regole del Fair Play Finanziario per contribuire a monitorare e migliorare l'orizzonte finanziario nel calcio europeo. E' stato fatto con il sostegno di tutti: club, UEFA e Commissione Europea.

Devo aggiungere che dall'introduzione del Fair Play Finanziario si è registrato un'enorme diminuzione dei pagamenti insoluti da parte dei club europei, da 57 milioni di euro a giugno 2011 a 1,8 milioni di euro a settembre 2013. Per quanto riguarda le perdite complessive registrate dai club della massima serie, esse sono calate da 1,7 miliardi di euro a 1,1 miliardi nel 2012. Siamo sulla strada giusta.

UEFA.com: Ha detto che l'introduzione del Fair Play Finanziario ha segnato un momento storico. Ve ne sono stati altri quest'anno, per esempio l'annuncio di una nuova competizione, la UEFA Nations League. Cosa ne pensa dei cambiamenti che si stanno verificando nel calcio a livello di squadre nazionali in Europa?

Michel Platini: Di recente ci siamo mossi per unificare i diritti relativi alle competizioni per squadre nazionali. Inizia tutto a settembre con la nuova settimana del calcio e con le doppie sfide delle qualificazioni europee da giocarsi nello spazio di sei giorni. In questo modo più tifosi vedranno più squadre in azione. Quanto alla Nations League, è un modo per aumentare la competizione tra le federazioni affiliate e per ridurre il numero di amichevoli. Il format della Nations League, il cui sistema prevede promozioni e retrocessioni, darà a più squadre l'occasione di lottare per qualcosa. Ci credo molto, e penso che sarà un successo.

UEFA.com: Molti cambiamenti sono stati apportati al format del Campionato Europeo UEFA. Avremo 24 squadre a UEFA EURO 2016 per la prima volta, e 13 città di 13 nazioni ospiteranno UEFA EURO 2020. Quali sono le ragioni per cui sono state prese queste decisioni?

Michel Platini: Il nostro obiettivo è fare crescere il calcio in Europa, e allargando la partecipazione al Campionato Europeo, permetteremo a più nazioni di crescere. Guardando le classifiche FIFA, capita di frequente di vedere almeno 20 squadre europee tra le prime 30 del mondo, per questo avremo un torneo molto forte nel 2016. Quanto a EURO 2020, sarà bello assistere a un campionato che si svolgerà in così tanti paesi e culture. Sarà davvero un EURO per l'Europa, e attendo con ansia la decisione in merito alle città sede che verrà presa a settembre.

UEFA.com: Al Congresso UEFA a Astana, lei ha parlato di altri progetti che le stanno a cuore. Sappiamo che le preme molto il tema della proprietà di terzi.  

Michel Platini: Oggigiorno, ci sono molti calciatori i cui cartellini appartengono a imprese con base nei paradisi fiscali e sono controllati da qualche agente sconosciuto o fondo d'investimento. In altri termini, alcuni calciatori non controllano più le proprie carriere sportive, e cambiano squadra ogni anno per generare introiti per individui anonimi. Sono assolutamente contro questo modello. Ritengo che sia una minaccia per l'integrità delle nostre competizioni.

La FIFA ha detto che sta studiando il tema, ma se non dovesse decidere, lo faremo noi. Non possiamo accettare che i cartellini dei calciatori siano posseduti da istituzioni finanziarie. La UEFA proibirà la proprietà di terzi in piena sintonia con il Comitato Esecutivo.  

UEFA.com: E' stata un'altra stagione macchiata da episodi di razzismo all'indirizzo di calciatori sul campo. Ritiene che si stia facendo abbastanza per combattere la discriminazione nel calcio?

Michel Platini: Non posso ignorare i tristi e inquietanti episodi di discriminazione che si sono verificati in alcuni stadi di calcio in Europa nelle ultime settimane. Mi ha scioccato profondamente e mi ha molto ferito vedere giocatori insultati per motivi razziali dai tifosi. Tali episodi non possono essere tollerati e non hanno spazio nel calcio e nella società. Il calcio non ha colore. Il calcio è un mondo in cui le tonalità della pelle sono invisibili sotto la maglia. Il calcio è un luogo in cui gli orientamenti politici, religiosi e sessuali dei calciatori sono rispettati. Lo statuto UEFA è stato recentemente emendato per assicurarsi che tutte le federazioni affiliate adottino politiche efficaci per estirpare qualsiasi forma di discriminazione, e esigiamo che tali linee guida siano applicate, e che i responsabili di atti discriminatori siano puniti.

UEFA.com: Di recente, la UEFA ha sottoscritto un memorandum d'intesa con Europol per aumentare la collaborazione nella lotta contro le gare truccate. Quanto la preoccupa tale fenomeno?

Michel Platini: Non vi è alcun dubbio che il fenomeno delle gare truccate oggigiorno esista. Dobbiamo essere vigili per impedire che possa toccare le nostre competizioni. Per questo i 54 membri affiliati hanno adottato una risoluzione di 11 punti in occasione del nostro Congresso intitolato 'Il calcio europeo unito per l'integrità del calcio' svoltosi a marzo, il cui obiettivo è contrastare le combine e la corruzione. Sappiamo che le autorità calcistiche non hanno gli strumenti per combattere questo problema da sole, pertanto sono estremamente felice di contare sul sostegno di Europol.

Dobbiamo educare calciatori e allenatori mettendoli in guardia contro i possibili approcci da parte di cartelli illegali di scommettitori e, soprattutto, dobbiamo seguire una politica di tolleranza zero e bandire chiunque venga coinvolto in tali pratiche. Dobbiamo proteggere il nostro sport e preservarne l'integrità. Il calcio deve essere trasparente e mantenere la magia della sua imprevedibilità.

UEFA.com: La tecnologia sulla linea di porta sarà usata al Mondiale FIFA. Pensa che possa succedere lo stesso nelle competizioni UEFA e forse a UEFA EURO 2016?

Michel Platini: Per il momento abbiamo deciso di non avvalerci della tecnologia sulla linea di porta nelle nostre competizioni per club in quanto avrebbe un costo di molti milioni di euro, e preferiamo usare quel denaro per finanziare progetti per il calcio di base. Per UEFA EURO 2016, non è escluso che la si possa usare, ma sempre in aggiunta ai nostri arbitri assistenti addizionali. La questione sarà discussa dalla nostra Commissione Arbitrale, e più tardi dal Comitato Esecutivo UEFA che prenderà la decisione definitiva. Siamo molto felici dell'utilizzo degli arbitri assistenti addizionali, e ritengo che sia il modo migliore per ridurre al minimo gli errori nelle aree chiave del campo.

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