UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Premio Presidente UEFA a Josef Masopust

Il Presidente UEFA Michel Platini ha raccontato il momento in cui ha consegnato a Josef Masopust il Premio del Presidente UEFA domenica: "Un'esperienza toccante che non dimenticherò mai".

Josef Masopust ©Getty Images

Il Presidente UEFA Michel Platini ha raccontato la sua grande emozione nel consegnare a Josef Masopust il Premio del Presidente UEFA a Praga lo scorso weekend. Masopust, Pallone d'Oro nel 1962, è poi morto lunedì a 84 anni.

Masopust si era unito a una lista di grandi leggende, tutti ex Palloni d'Oro che aveva già ricevuto il Premio del Presidente UEFA: Alfredo Di Stéfano (2007), Sir Bobby Charlton (2008), Eusébio (2009), Raymond Kopa (2010), Gianni Rivera (2011), Franz Beckenbauer (2012) e Johan Cruyff (2013).

Il premio riconosce i grandi traguardi raggiunti, l'eccellenza professionale e le qualità personali esemplari, e si concentra in particolar modo su giocatori che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo del calcio.

“Un anno fa ho preso la decisione di consegnare il Premio del Presidente UEFA a una leggenda del calcio ceco, il grande Josef Masopust - ha detto Michel Platini -. Volevo consegnare il premio a Josef nel suo Paese e domenica sono riuscito a vederlo a casa sua. E' stata un'esperienza toccante che non dimenticherò mai".

Masopust, 63 partite in nazionale, ha portato la Cecoslovacchia al secondo posto ai Mondiali FIFA del 1962 - andando anche in gol nella finale persa 3-1 contro il Brasile a Santiago - e al terzo posto agli Europei UEFA del 1960. Il forte centrocampista ha anche aiutato il Dukla Praha a vincere otto campionati nazionali per poi conquistare lo stesso titolo da allenatore dell'FC Zbrojovka Brno nel 1978.

“Quando era in giornata, Josef era un giocatore davvero eccezionale oltre ad essere un vero gentiluomo - ha detto il signor Platini -. Classico centrocampista con la maglia del Dukla Praha, aveva grande talento ed eleganza, fiuto per il gol e abilità nel dribbling. Ha vinto meritatamente il Pallone d'Oro nel 1962 e ha fatto parte della grande Cecoslovacchia arrivata seconda ai Mondiali di quell'anno".

In occasione del Giubileo UEFA del 2004, a ogni federazione era stato chiesto di scegliere il miglior giocartore degli ultimi 50 anni, e la Repubblica ceca aveva scelto proprio Josef Masopust come sua golden player.

Masopust e Pelé nel 1962
Masopust e Pelé nel 1962©Getty Images

“Mi sento come se fosse morto mio padre", ha detto l'ex compagno di nazionale e amico Josef Jelínek. “Era modesto, un grande calciatore e un vero gentiluomo".

“Durante il Mondiale in Cile, Pelé si è infortunato durante la nostra partita contro il Brasile. All'epoca non c'erano le sostituzioni, quindi Pelé era in campo senza poter correre. Quando Masopust lo ha notato, si è fermato e ha lasciato che Pelé potesse controllare e passare il pallone, senza andare a pressarlo. Tutti i tifosi si sono alzati per applaudire quella grande dimostrazione di fair play". Lo stesso Pelé disse una volta che Masopust “giocava come un brasiliano. Era eccezionale con il pallone ai piedi".

“Josef Masopust era una personalità unica sul campo e fuori", ha detto Miroslav Pelta, presidente della Federcalcio ceca. “La sua morte mi ha davvero toccato. E' una perdita irreparabile. L'eredità che ha lasciato al nostro calcio, le sue grandi prestazioni e i comportamenti di grande fair play devono essere un esempio per tutti i calciatori“.

Ha reso omaggio anche Pavel Nedved, altra leggenda del calcio ceco e Pallone d'Oro nel 2003. “Masopust era un grande modello per me e per tutti noi. Un mix di pura arte calcistica, modestia e amicizia. E' stato il più forte calciatore ceco di tutti i tempi. E un grande esempio - come giocatore e come uomo. Quando ho vinto io il Pallone d'Oro, tutti lo hanno nominato. Non ho mai pensato di poter essere accostato a lui". Ivo Viktor, campione d'Europa con la Cecoslovacchia nel 1976, ha aggiunto: "Aveva una creatività degna di paragoni con Pelé o [Johan] Cruyff".

Durante la riunione di lunedì a Praga, il Comitato Esecutivo UEFA ha osservato un minuto di silenzio in onore di uno dei più grandi calciatori della sua generazione. Un minuto di silenzio si è tenuto anche prima della finale degli Europei UEFA Under 21 tra Portogallo e Svezia in programa martedì all'Eden Stadium di Praga.

Scelti per te