UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

2013: sempre più avanti

La UEFA

Nel 2013, la UEFA si è confermata un'organizzazione dinamica servendo le federazioni con impegno, prendendo una serie di decisioni lungimiranti e preservando l'essenza del calcio in un ambiente in continua evoluzione.

32 federazioni hanno manifestato interesse a organizzare le partite di UEFA EURO 2020
32 federazioni hanno manifestato interesse a organizzare le partite di UEFA EURO 2020 ©Getty Images

Nel 2013, la UEFA si è confermata un'organizzazione dinamica servendo le federazioni con impegno, prendendo una serie di decisioni lungimiranti e preservando l'essenza del calcio in un ambiente in continua evoluzione.

Una delle mosse più visionarie è stata l'organizzazione di 'EURO per l'Europa' tra sei anni, quando 13 città europee organizzeranno UEFA EURO 2020: a settembre, 32 federazioni hanno manifestato l'interesse a ospitarne le partite. "Nel 2020, il campionato Europeo terrà fede più che mai al suo nome - ha commentato il presidente UEFA Michel Platini a maggio, in occasione del XXXVII Congresso ordinario UEFA di Londra -. Sarà una competizione profondamente europea, unitaria e fatta di esperienze condivise. Ovviamente sarà una nuova sfida, ma parlerà una sola lingua: quella del calcio".

La famiglia del calcio europeo attende con trepidazione anche UEFA EURO 2016 in Francia. Oltre a confermare i 10 stadi, quest'anno sono stati presentati il logo e lo slogan 'Le Rendez-Vous' a meno di 1.000 giorni dal torneo. "Oggi è tutto al posto giusto per garantire un grande successo nel calcio, per il calcio francese e lo sport francese. Le risorse statali saranno all'altezza degli obiettivi per assicurare che EURO 2016 sia un grande successo. E quello che conta, anche, è l'eredità che la competizione lascerà alle diverse città sede e non solo".

A luglio è salito alla ribalta un altro torneo continentale: UEFA Women’s EURO 2013, grande successo sia in campo che fuori e detentore di numerosi record. "È stato un passo in avanti per il calcio femminile - ha commentato Karen Espelund, presidente del Comitato Calcio Femminile e membro del Comitato Esecutivo UEFA - il Campionato Europeo è stato seguito da 133 milioni di telespettatori, mentre l'affluenza totale negli stadi è stata di 217.000 ed è stato venduto il 74% dei biglietti. In finale ci sono stati 41 mila spettatori, con una media di 8.676 a partita. Vorrei ringraziare la Svezia per aver organizzato un torneo eccellente". L'ottimo lavoro della UEFA con le federazioni, nell'ambito del Programma di Sviluppo del Calcio  Femminile (WFDP), sta avendo effetti profondi e sempre più donne giocano a calcio. L'importanza di questo sport è stata ribadita invitando gli arbitri di calcio femminile a partecipare ai corsi UEFA insieme ai colleghi uomini.

La lotta contro il razzismo ha raggiunto nuovi apici nel 2013. Al congresso di Londra, la UEFA e le federazioni hanno adottato una risoluzione che ribadisce la determinazione a eliminare il razzismo dal calcio, con uno sforzo in più da parte di tutti. Giocatori e allenatori sono stati invitati a dare il massimo contributo alla campagna, mentre gli arbitri sono stati incoraggiati a sospendere o annullare la partita in caso di episodi razzisti.

Nell'ottica di una tolleranza zero verso il razzismo, le nuove norme disciplinari della UEFA prevedono sanzioni più rigide per episodi razzisti, con un minimo di 10 giornate di squalifica per giocatori o funzionari, la chiusura parziale dello stadio in caso di prima violazione e totale in caso di seconda e una multa di 50.000 euro. "La UEFA ha accumulato una discreta esperienza negli ultimi 10 anni - ha commentato il segretario generale UEFA, Gianni Infantino -. Il Comitato Esecutivo ne ha discusso, dobbiamo agire e non solo parlare della lotta al razzismo, della tolleranza zero. Per questa ragione è stato molto importante mandare un messaggio forte. Il messaggio forte è da una parte il rafforzamento delle nostre campagne di sensibilizzazione, di educazione, e dall’altra parte inasprire le nostre sanzioni contro gli atti di razzismo". A ottobre, la terza giornata delle competizioni UEFA per club ha offerto una piattaforma di alto profilo alla campagna con cui l'intera famiglia del calcio europeo si unisce per dire No al razzismo.

Il fair play finanziario inizia ad avere effetti visibili, come testimoniano i dati presentati ad agosto. Il rapporto comparativo della UEFA ha evidenziato che le perdite totali dei club sono calate di 600 milioni di euro (è la prima volta che gli entrate superano le uscite per stipendi e trasferimenti), con una riduzione del 70% dei debiti non saldati dai club. "Penso che questa riduzione in un solo anno dimostri concretamente gli effetti del fair play finanziario", ha commentato Infantino.

Anche la lotta alle combine prosegue incontrastata. A settembre, la UEFA ha accolto una risoluzione del Parlamento europeo sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro sporco. La UEFA ha continuato a monitorare più di 30.000 partite delle competizioni europee e delle prime due divisioni di ogni campionato, mentre a dicembre il Comitato Esecutivo ha inoltrato alle federazioni una risoluzione di 11 punti sull'integrità del calcio, da consultare prima delle votazioni che si terranno al congresso UEFA in Kazakistan a maggio.

Il cuore sociale della UEFA continua a battere forte. Ad agosto, in occasione dei premi di solidarietà UEFA a Montecarlo, è stato donato un assegno da 1 milione di euro alla Johan Cruyff Foundation, grazie alla quale il grande campione olandese lavora per il benessere mentale e fisico di bambini e ragazzi. In seguito è iniziata la nuova UEFA Youth League, che dà ai campioni di domani la possibilità di mettersi subito alla prova in campo europeo. A maggio, il calcio di base è stato festeggiato con gli UEFA Grassroots Day,  sottolineando che questo sport è e deve essere per tutti. Nel frattempo, la UEFA ha portato avanti un costruttivo dialogo con i tifosi, la linfa vitale del calcio.

Nel suo discorso al congresso di Londra, Michel Platini ha evidenziato il rapporto di stretta collaborazione con le federazioni e ha confermato che il calcio europeo continua prosperare. "La qualità del nostro calcio è migliore che mai e i risultati seguono a ruota. Il calcio cresce in tutta Europa, da Reykjavik a La Valletta, giorno dopo giorno. I programmi di sviluppo organizzati dalle federazioni danno i loro frutti".

"Il calcio europeo gode di una popolarità ineguagliabile - ha concluso Platini -. In un certo senso, le nostre competizioni uniscono le nazioni e trascendono in confini… Possiamo considerarci fortunati di appartenere a un'organizzazione in continuo movimento e capace di guardare avanti, un'organizzazione forte con sempre più progetti che promettono grandi cose".

Scelti per te